Il varicocele consiste in una dilatazione anomala delle vene dei testicoli. Può insorgere a qualsiasi età, ma di solito si manifesta durante l’adolescenza o la giovinezza. Nella maggior parte dei casi il varicocele si presenta a livello del testicolo sinistro, meno comunemente è bilaterale o interessa soltanto il testicolo destro.
Il varicocele viene classificato in:
Nella maggior parte dei casi il varicocele è idiopatico, cioè insorge per cause sconosciute. È stato ipotizzato che all’origine del disturbo vi sia una debolezza congenita delle pareti delle vene e il malfunzionamento delle valvole che facilitano il ritorno del sangue al cuore attraverso la vena testicolare. Questo malfunzionamento favorirebbe il ristagno di sangue e la dilatazione dei vasi venosi, fattori che potrebbero compromettere la qualità e la quantità di sperma prodotto.
La decisione di trattare il disturbo viene presa dal medico in base alle dimensioni del varicocele, gli obiettivi di fertilità del paziente, il dolore o il fastidio provocati allo scroto, oltre ai risultati di
accertamenti come i livelli di testosterone e lo spermiogramma. Non sempre, infatti, è necessario intervenire per eliminare il varicocele.
Se il varicocele è doloroso o riduce la fertilità può essere consigliabile un intervento per chiudere il vaso venoso dilatato e deviare altrove il flusso sanguigno. Sono disponibili più approcci: la chirurgia aperta, la chirurgia laparoscopica e la scleroembolizzazione.
I tempi di recupero post intervento di varicocele dipendono dalla tecnica utilizzata e variano tra i 7 e i 15 giorni per la ripresa delle normali attività quotidiane. I rischi dell’intervento di varicocele sono rari e comprendono per esempio l’idrocele, cioè l’accumulo di liquidi intorno ai testicoli, e la comparsa di recidive del varicocele.
Non vi sono rimedi naturali per il varicocele, ma l’applicazione di impacchi freddi sullo scroto può alleviare il fastidio.